martedì 6 marzo 2012

Bottiglia in ammollo

Per togliere bene un'etichetta, senza che si rovini la bottiglia, è consigliabile immergere la stessa in una quantità d'acqua calda sufficiente a coprirla fino a far sciogliere la colla. Vedrete che l'etichetta verrà via veloce senza lasciare traccia.

Non siamo bottiglie
Purtroppo, non siamo bottiglie e anche se ci immergiamo in una vasca con acqua calda le etichette non vengono via.
Strati di pelle che ci proteggono.
Non andrebbe fatto spesso, il bagno caldo, saremmo privi di protezione.

Ieri ero con una piccola "bottiglia" di vetro, acqua tiepida e tanta pazienza.

Una storia (di seguito)
Le storie delle lettere monelle (all'interno del primo commento)

Una storia:
Una partita fantastica
C'era una volta un bambino di nome Luca che amava giocare a calcio con i suoi amichetti. Bobo era il suo miglior amico e anche il miglior centro avanti che si potesse desiderare in una squadra.
Luca e Bobo, passeggiando per le strade del paese, si trovarono all'improvviso nel bel mezzo di una bufera di vento e neve. Non erano spaventati, non avevano paura ma ridevano, ah quanto ridevano. Luca smise di ridere solo perché la sua piccola faccia, arrossata dal freddo, fu coperta da un coloratissimo volantino. Bobo per liberare il suo amico lo prese e, nascostisi all'interno di un vecchio portone, iniziarono a leggerlo. Era l'invito ad una partita fantastica per un torneo stellare! Attesero che il vento si calmasse e, rientrati a casa, riuscirono a convincere i loro genitori.
Partirono di notte accompagnati dal papà di Romolo, il portiere della squadra, che aveva una macchina tanto grande da contenere tutti. Una volta arrivati vicino alla nave rimasero imbambolati: la nave era gigante. Il suo nome? Bodo Dobo Dò. "Che nome buffo" pensarono. Salutarono il Signor Girolamo dopo aver ascoltato le raccomandazioni circa il buon comportamento e la lealtà sportiva da osservare sempre e salirono in fretta sulla nave. Appena si chiusero le porte si accorsero di essere entrati su una nave magica...
Luca, Bobo, Romolo, Gianni e Agostino non credevano ai loro occhi ma la nave stava volando. Erano sempre più vicini al cielo. Dopo essersi fatti accarezzare dal vento, sentirono un piccolo rumore: la nave si era fermata. Si era fermata vicino ad una nuvola gigante, si accesero le stelle e avanti a loro c'era un campo da calcio enorme. L'altoparlante ricordò a tutti i piccoli calciatori di iniziare il riscaldamento e di decidere il capitano e il nome della squadra. I nostri pulcini decisero che il loro capitano sarebbe stato Bobo e il nome... questo era un grande problema ma dopo un po' di discussioni e di pensieri,m la maggioranza decise per "stella a puà" anche se al piccolo Romolo continuava a piacere il nome che aveva proposto lui "five Dò" perché gli sembrava avesse più carattere.
Ebbe inizio il torneo. C'erano otto squadre e i nostri della "stella a puà" iniziarono ad avere un po' d'ansia.
Vinsero tutte le partite fino a giungere in  finale contro i "mari blù" con stani cappelli blue e completini bianchi.
La partita fu molto eccitante, azioni bellissime e tanti, tantissimi goal. Il risultato finale? 10 a 9 per i nostri piccoli che erano felicissimi e la loro gioia divenne incontenibile quando si resero conto che sugli spalti, fatti di neve, c'erano tutti i loro genitori ad acclamare i vincitori del torneo.
Dopo tanti festeggiamenti, con le stelle complici e le nuvole a danzare, entrarono stanchi sulla nave e volando tornarono a casa.
"Sveglia Luca! è ora di andare a scuola" disse la signora Loredana
"ma siamo appena tornati" rispose il piccolo Luca stremato
"tornati? e da dove?" aggiunse la mamma
"da una partita fantastica" rispose tra tanti sbadigli il piccolo Luca che prima di iniziare la colazione decise di terminare il suo meraviglioso sogno.

Pazienza e amore sono l'acqua calda per le nostre piccole bottiglie di vetro.

7 commenti:

  1. Le lettere monelle
    La "a" è una signorina molto simpatica ma anche molto vanitosa ed estroversa.
    Hai mai notato la tua bocca quando la dice?
    Guardiamoci allo specchio
    "a"
    La bocca si apre tutta!
    Ha una pancia che le serve per fare da bilancia con quella virgoletta che sottolinea la sua vanità, l'aiuta a non cadere e a legarsi, con felicità, alle altre letterine.
    La "b" è una lettera d'amore. perchè? perchè le labbra per dirla si danno un bacio. proviamo? "b" visto? non è magia e realtà e l'amore contiene amore; è incinta!
    La "m" e la "n" sono cuginette. Hanno differenza nel numero di gambette. "m" è tanto cara ai bambini. "mamma" non ti dice nulla? e per questo "n" è un po' gelosa e se la prende con i denti passandogli nel mezzo.
    La "o" è lo stupore! Provaci! Cicciottella e imprevedibile, rotola rotola senza fine.
    la "d" è un po' vecchietta, vista la gobba sulla sua schiena? Povera, poveretta!
    "e" adesso siamo alla fine, buona fortuna, bimbo felice!

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  2. meraviglioso!

    ringrazio, commossa, a nome di tutti i bimbi, sperando che in molti possano leggerlo :)

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  3. Grazie Abelha,
    lo penso anch'io e grazie, grazie per il tuo sguardo. Grazie

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  4. bellissimo! serve tutto l´alfabeto!

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    1. Grazie Vincenza! Ho selezionato le lettere "monelle". per i bambini (non solo coloro i quali subiscono l'etichetta della "dislessia") queste risultano essere le lettere più difficili da distinguere creando difficoltà nella lettura e nella comprensione dei testi.
      Poi magari ne scriverò una con tutte le lettere.

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