sabato 9 luglio 2011

La infelicità di uno scapolo?


Pagina 124

E perché, poi? Certo che ormai i giornali titolano qualsiasi cosa. Settimanale "Tu prima di tutto", rubrica "Semplicità emotiva vs donne" tenuta da Airoldo Fortuna. Un mito per gli uomini, odiato dalle donne nella classica divisione della divergenza dei due pensieri e dei due stili di vita. Insomma il più banale dei clichè è presente nella famosissima rubrica che tiene in piedi l'intero giornale.
Ma io, questa volta, una cosa di questo Fortuna la condivido:
"Se amare l'altro significasse sempre Amare, profondamente, se stessi il singolo avrebbe sempre la peggio; peccato che così è solo molto raramente"
Basterebbe apprezzare un po' di più la solitudine per imparare ad amarsi, prima di amare, evitando così di colmare vuoti personali con la presenza dell'altro.
Vero è, anche, che se si persevera nella "singletudine" si rischia di perdere di vista l'Amore personale nascosto dietro la paura del "darsi" e del "lasciarsi andare".

p.s. è mia la paternità del punto interrogativo, non di Franz Kafka.
"e se quel riferimento alla pagina non ti dice nulla è solo perché hai perso le regole del gioco che trovi qui:http://noetichette.blogspot.com/2011/06/il-gioco-delle-parole.html BUON VIAGGIO!"monica

5 commenti:

  1. "Basterebbe apprezzare un po' di piu' la solitudine per imparare ad amarsi.." e se non ce ne fregasse niente di imparare ad amarsi bastandoci il fatto che siamo bene occupati nella vita a gestirla, a gestirci, ad approssimarci a qualche stereotipo e a sentirci al contempo vagamente unici, che ce ne facciamo ancora, di solitudine?

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  2. Di un tempo dedicato a te, solo tuo.
    A questo sei disposto a rinunciare?
    E per cosa poi?
    Cosa vale più dell'Amore che proviamo per noi stessi e che ci permette di relazionarci al mondo in modo consapevole?
    Ogni singolo sforzo, ogni singolo dolore, ogni singola emozione provata in questa strada -perché non è sempre una passeggiata con sole e venticello a deliziarci- vale la pena di essere vissuta.
    Non possiamo sopravvivere ma vivere e per farlo abbiamo bisogno di noi stessi.
    Credo.

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  3. Condividiamo lo stesso pensiero...

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