venerdì 10 giugno 2011

Trascinarsi

Pagina 204

Si trascina una gamba dolorante, un amore finito (da parte di chi? qui possono trascinarsi entrambi), una valigia pesante.

Ricordo esattamente quel tragitto dalla stazione al bus e poi dal bus... no, quello no perché la fermata, del bus, era a cinque passi, reali, dal portone di casa e poi solo qualche gradino e la gioia nel disfare le valige perché dentro c'era sempre qualcosa che qualcuno, mia madre, aveva messo a mia insaputa.
quella coccola che faceva vibrare l'Anima.

Ricordo di aver trascinato quella gamba fino a non sentire più il dolore cioè non era più localizzato ma presente, equamente, su tutto il corpo.

ricordo quell'amore che ti ha trascinata con Forza, arroganza ed una serie sconfinata di bugie. Fortuna che il sipario si è chiuso con gli applausi e la commozione di tutti. Ottima prova da protagonista, ottima prova di vita.

Porto dentro un peso talmente grande. E' questo dolore che mi fa trascinare i giorni.
Come può essere meraviglioso un essere che ha dimenticato la vita pur producendo ancora respiri?
Sopravvivenza.

Trascinare se stessi come l'acqua su ciotoli, da lei stessa levigati, quando decide di tornare in mare. Credo sia l'imbarazzo dell'inadeguatezza.






"e se quel riferimento alla pagina non ti dice nulla è solo perché hai perso le regole del gioco che trovi qui:http://noetichette.blogspot.com/2011/06/il-gioco-delle-parole.html BUON VIAGGIO!"monica

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