mercoledì 8 giugno 2011

Particolari

Pagina 208

Conosco i particolari del suo volto. lo accarezzo da anni e ne conosco ogni ruga e se chiudo gli occhi continuo a vederlo, interamente. ogni singola parte, ogni singolo dettaglio, tutti i particolari, il particolare: un neo sulla sua guancia destra.


Ci sono storie che viviamo e storie che ci vengono raccontate o che raccontiamo.
Spesso capita, forse proprio perché utilizziamo solo il nostro punto di vista, che molte cose vengono modificate, trasformate. Vengono persi o modificati, volontariamente o meno, dei particolari importanti.
Credo sia il caso di rivolgere l'attenzione su un campo più ampio e quindi prendersi cura dei particolari piuttosto che mal gestirli.
Se raccontiamo una vicenda che non implica solo noi possiamo usare: " secondo il mio punto di vista" o "secondo me" o ancora "per come l'ho vissuta io".
Forse non rischieremmo ferite, a volte, difficili da rimarginare.

E se pensassimo a: "quelli sono dei tipi particolari"?
Non vi viene in mente nessuna casella? ;-)
Potrei non utilizzare il libro magico domani...






"e se quel riferimento alla pagina non ti dice nulla è solo perché hai perso le regole del gioco che trovi qui:http://noetichette.blogspot.com/2011/06/il-gioco-delle-parole.html BUON VIAGGIO!"monica

4 commenti:

  1. Che utilizzi il libro magico ancora e ancora credo sia, appunto, molto magico: l'ho apprezzato sin dall'inizio, dichiarandolo.
    "tipi particolari" dici, con questa espressione solitamente si indicano i "diversi", chi e' altro dal soggetto parlante, ma non un altro generico - verso cui non si mostra alcun interesse, che resta "invisibile" - bensì un altro, un diverso ritenuto solitamente inferiore o, viceversa, superiore e irraggiungibile.
    Questo, in modo generico, mi pare sia il diffuso modo di indicare qualcuno o qualche atteggiamento come "particolare". 
    Effettivamente non so se ho ben interpretato il tuo input.

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  2. "diverso" è esattamente la parola magica e quindi, Abelha, non hai solo interpretato il mio input ma l'hai colto e analizzato.
    Grazie

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  3. non condivido, ma sono aperto a discuterne: "sono tipi particolari" per me non ha implicazioni negative.

    mentre mi immaginavo momenti della vita quotidiana in cui l'espressione puo' venire usata, mi sono accorto di quanto incida l'appartenenza geografica di chi lo dice. un toscano, un sardo, un valdostano o un ligure etc, hanno connotazioni diverse e allora si che si puo' scovare il messaggio positivo o negativo.

    chiudo: per me rimane una connotazione positiva ma fortemente legata al modo di parlare/pensare "regionalistico". implicazioni linguistiche a gogo.

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  4. non era una verità ma il mio punto di vista. ho pensato a tutte le volte che ho sentito dire "quello è strano" e non ricordo un eccedere di toni positivi ma se tu, Ric mi dici che ti fa pensare in positivo non posso che esserne estremamente felice, davvero!

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