martedì 7 giugno 2011

Il soldato e il condannato

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Il soldato e il condannato
Uno spettacolo, due attori. Prima di entrare in scena il regista decide di invertire i ruoli. Tranquilli, per loro non è proprio una sorpresa perché tutti sanno che quel regista lavora così.
Cambio d'abiti!
Si guardano e l'unica cosa che li differenzia è il cappello che deve indossare il soldato.
Si entra in scena!
Quell'odio covato dal condannato verso il soldato è riversato sul disprezzo provato dal soldato verso il condannato e viceversa.
Due emozioni diverse, forti, contrastanti che hanno trovato casa in entrambi gli attori.

-"prova a descrivermi il meglio della tua città"
-"fammici pensare"
-"fallo però stando all'interno di questa piazza"
-"ma come faccio? è oltre queste mura"
-"dammi la mano, ti porto sul punto più alto della città"
Presi quella mano e solo allora riuscii a descrivergli il luogo più bello della mia città, un castello color ambra.

Spettatrice= accumulatrice di punti di vista!
Il soldato (frutto della lettura dell'attore e del regista lavorando sul lavoro dello sceneggiatore)
Il condannato (frutto della lettura dell'attore e del regista lavorando sul lavoro dello sceneggiatore)
Il mio (la somma dei precedenti e la mia esperienza, il mio pensiero: io)

Com'era quella storia? ah sì:
un meteorologo afferma che non esiste il tempo bello o il tempo brutto ma il tempo. chi ha deciso che una bella giornata è determinata dal sole o dalla pioggia?
(condivisione e sostegno notturno di un amico)


"e se quel riferimento alla pagina non ti dice nulla è solo perché hai perso le regole del gioco che trovi qui:http://noetichette.blogspot.com/2011/06/il-gioco-delle-parole.html BUON VIAGGIO!"monica

2 commenti:

  1. considero: non avrei ma CRESO, ma ultimamente apprezzo le giornate di pioggia o di cattivo tempo.

    aggiungo: perche' sono spesso in studio recentemente e non devo bestemmiare come certi sicuramente fanno mentre devono lavorare all'aperto sotto la pioggia e il vento.

    concludo: in queste circostanze, per me e' una bella giornata perche' posso lavorare bene senza boccheggiare. per l'altro, e' una giornata dagli epiteti rari.

    chiudo: mia madre mi vedeva col broncio per via della pioggia che inibiva il mio buonumore. provvedeva ricordandomi di pensare che al di sopra delle nuvole nere, c'e' il sole bello radioso (benzina, per il mio cinismo d'infanzia).

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  2. e pensare che adesso ho pioggia, sole, vento, nuvole e cielo sereno ed io sono comunque stanca e ho comunque un brutto mal di testa!

    ottimo il pensiero oltre le nuvole, qualche giorno fa me ne parlava anche una mia amica... pensiero comune tra i bambini!

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