mercoledì 3 aprile 2013

Monologo

"Non voglio il tuo amore, adesso che sai tutto. Avresti dovuto amarmi per tutto quello che ero, per tutto quello che ti davo, giorno dopo giorno. Ti sarebbe bastato, se solo avessi voluto davvero. Il tuo amore adesso colma i tuoi sensi di colpa per non avermi amato prima, per non esserti accorto di me ma non colma il mio dolore di allora. Non si può tornare in dietro. Non c'è concesso. Abbiamo, per fortuna e per sfortuna, una sola vita e una strada da percorrere in avanti.
E' il mio addio tenebroso e carico di vita. Dimostro ancora una volta di volerti un bene puro che non può essere barattato con i racconti. 
Se solo avessi deciso di vivermi. Sarebbe bastato.
Sono stanca di raccontarmi; stanca di dimostrarti, per necessità personale, che valgo qualcosa e che non abito quei panni che tu hai scelto per me.
Troppo affanno, troppe luci spente. Ho bisogno di aria, colori.
Non sono responsabile della tua cecità. Quando l'ho vista ho provato a baciare i tuoi occhi, ad accarezzarli, a volte anche a schiacciarli ma l'assenza di reazione mi ha fatto desistere. Non ho scelto tra te e altro; ho "solo" scelto per me, non è stato difficile e non per quell'amore incondizionato che ognuno di noi dovrebbe provare per se stesso ma semplicemente perché ero rimasta solo io.
Fortuna che quando hai dismesso i panni da pedina non ti ho permesso alcuna mossa. Ma non l'avresti fatto. Non tu. 
E' un addio carico di vita. E' un addio tenebroso e carico di vita" Airoldo Fortuna

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