giovedì 2 febbraio 2012

Per qualche ora


per qualche ora sono nata ancora e sono nata come Antonietta Portulano.
La donna, sposa di Luigi Pirandello, ha vissuto con la responsabilità della morte.
La responsabilità della morte della donna che le dava vita, sua madre, potrebbe essere stato il motivo che le ha ucciso parte della vita. Vita quasi interamente trascorsa in manicomio.
Una vena rotta durante il parto, un urlo di vita coincidente ad un urlo di morte che porta con se uno strazio talmente forte da ammutolire il tutto.
Una gelosia che governa la salute stessa, la vita stessa. La gelosia nel non poter dare la vita potendola togliere, decidere.
Quel corpicino piccolo resta immobile e in linea con la morte senza ricevere attenzioni e protezione. Non solo il calore necessario del quale si ha bisogno una volta usciti da casa, non affetto ma rassicurazione.
In linea stretta e diretta con la morte.
Questo
Dalla morte nasce la vita
La rinascita
Un inizio passando da una fine
Un'emozione, forte.
Una ninna nanna a cullare l'Anima, il giorno dopo.

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